Lo vedi amore mio
che tutto passa, tutto scompare, tutto sfuma
e tu che sprechi il tempo
con un mio discorso troppo banale,
ma ho scritto male il tuo nome sulla carta carbone
l’ho visto moltiplicarsi invano
in tanti granelli di polvere polare,
ho lasciato un souvenir astratto
di inchiostro denso e nero
ai troppi esploratori che faranno brillare troppe mine
e che domani condurranno al porto
il relitto del tuo cuore brillante di argento e di luna.
E il capitano consigliò all’equipaggio
di mantenersi distante dagli scogli immaginati dagli uomini di mare
lungo la costa orientale degli oceani,
e il marinaio si nascose sotto troppi rifugi di pelli indiane
per non cadere vittima degli sguardi delle madreperle,
e il timoniere senza stelle non poté evitare
in nessun modo nessun tipo di naufragio,
mentre due occhi verdi sbarcavano tranquillamente
su una nuova terra chiamata desiderio.
E adesso i tuoi orecchini d’oro bianco
buttali pure dentro il pozzo delle illusioni
dove galleggeranno come scogli eleganti
nel vasto specchio d’acqua delle mie parole.
25 dicembre 2005
